Mediazione nelle successioni

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La mediazione in ambito successorio

La mediazione in ambito successorio rappresenta uno strumento di risoluzione alternativa delle controversie che presenta numerosi vantaggi significativi, tanto dal punto di vista procedurale quanto da quello sostanziale e relazionale.

L’analisi di questi benefici deve necessariamente partire dal quadro normativo delineato dal D.LGS. 28/2010 che ha introdotto la mediazione obbligatoria per le controversie in materia di successioni ereditarie.

Il primo e più evidente vantaggio della mediazione successoria risiede nella sua rapidità temporale.

Mentre un contenzioso ordinario in materia ereditaria può protrarsi per anni, il procedimento di mediazione ha una durata massima di sei mesi, prorogabile per ulteriori tre mesi, come stabilito dall’ articolo 6 del D.LGS 28/10.

Questa tempistica contenuta consente alle parti di ottenere una definizione rapida delle controversie ereditarie, evitando l’incertezza prolungata che caratterizza spesso i giudizi di divisione o le azioni di riduzione per lesione di legittima.

Dal punto di vista economico, i vantaggi sono molteplici e particolarmente significativi. L’ articolo 17 del decreto prevede l’esenzione dall’imposta di bollo per tutti gli atti del procedimento di mediazione, mentre il verbale e l’accordo di conciliazione sono esenti dall’imposta di registro fino al valore di centomila euro.

Inoltre, l’articolo 20 riconosce alle parti un credito d’imposta commisurato all’indennità corrisposta all’organismo di mediazione, fino a concorrenza di seicento euro, nonché un ulteriore credito d’imposta per il compenso dell’avvocato assistente.

Questi benefici fiscali rendono la mediazione particolarmente conveniente rispetto al contenzioso ordinario, che comporta invece il pagamento del contributo unificato e delle imposte di registro sui decreti di trasferimento.
Un aspetto di particolare rilevanza è rappresentato dalla flessibilità delle soluzioni che la mediazione consente di raggiungere.

La mediazione presenta inoltre significativi vantaggi relazionali, particolarmente importanti nelle controversie successorie che spesso coinvolgono membri della stessa famiglia. Il successo dell’attività di mediazione è riposto nel contatto diretto tra le parti e il mediatore professionale, che può aiutarle a ricostruire i loro rapporti pregressi e trovare una soluzione che consenta di evitare l’acuirsi della conflittualità, definendo amichevolmente una vicenda potenzialmente oppositiva con reciproca soddisfazione.

Dal punto di vista della certezza giuridica, l’accordo di mediazione presenta caratteristiche particolarmente vantaggiose.

Quando tutte le parti sono assistite da avvocati, l’accordo sottoscritto costituisce titolo esecutivo al pari di una sentenza passata in giudicato.

La riservatezza del procedimento, garantita dall’ articolo 10, costituisce un ulteriore elemento di vantaggio, particolarmente apprezzato nelle controversie familiari.

Le dichiarazioni rese nel corso della mediazione non possono essere utilizzate in un eventuale giudizio successivo, e il mediatore non può essere tenuto a deporre sul loro contenuto. Questa protezione incoraggia le parti a esprimersi liberamente, favorendo la ricerca di soluzioni condivise.

Questo aspetto è particolarmente importante nelle controversie successorie, dove spesso esistono interessi e necessità diverse che possono trovare composizione attraverso soluzioni personalizzate.
La mediazione consente inoltre di affrontare le controversie successorie considerando non solo gli aspetti strettamente giuridici ma anche quelli emotivi e relazionali che spesso caratterizzano i conflitti familiari. Il mediatore, attraverso tecniche specifiche, può aiutare le parti a superare i blocchi comunicativi e a focalizzarsi sui reali interessi in gioco, facilitando la ricerca di soluzioni mutuamente soddisfacenti.